L’intelligenza artificiale nella vita quotidiana

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In che modo l’intelligenza artificiale opera nella gestione della vita quotidiana? Qual è la sua diffusione? Quali sono le sue principali applicazioni?

È ormai assodato che l’AI sia una delle tecnologie più osservate e promettenti, tanto da essere entrata a far parte degli investimenti digitali di aziende di pressoché qualunque settore. Nel momento in cui gli investimenti si traducono in soluzioni, di riflesso queste trovano collocazione nel quotidiano del consumatore finale. Ecco dunque che l’intelligenza artificiale in campo medico è già ampiamente utilizzata in ambito diagnostico, in meteorologia per prevedere fenomeni naturali come inondazioni e terremoti, in ambito bancario per anticipare e contrastare efficacemente frodi nelle transazioni, nella domotica per dare vita alle smart homes, nella pubblica amministrazione per generare un’interoperabilità tra i servizi e migliorarne la diffusione, e questi sono solo alcuni esempi.

L’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana è iniziata, molto probabilmente, con la domotica e con la diffusione su larga scala di device come Amazon Echo. Ci troviamo in questo caso nell’ambito dei cosiddetti “assistenti virtuali domestici” che si integrano nello spazio personale degli utenti, ne apprendono le abitudini e operano sugli ambienti della casa attivando elettrodomestici, controllando videocitofoni e sistemi di sorveglianza, spegnendo allarmi, programmando temperature di comfort, eccetera. 

Il livello di penetrazione degli assistenti vocali domestici e, per estensione, dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana, è sempre più massiccio. L’obiettivo a breve termine sembra, in questo senso, quello di dare vita a un’intelligenza artificiale capace di sostenere – tramite l’apprendimento – interazioni sempre più realistiche con gli esseri umani

Intelligenza artificiale nella vita di ogni giorno: non solo domotica 

La domotica, tuttavia, non è il solo veicolo di diffusione dell’intelligenza artificiale. Vediamo dunque insieme in quali ambiti ci troviamo a interagire sempre più spesso con un’AI che permea, e in molti casi migliora, le attività giornaliere della nostra vita. 

  • Navigazione/Supporto di viaggio: sono lontani i tempi del celebre e tradizionale TomTom. Oggi, i percorsi di viaggio sono definiti da applicazioni in grado di apprendere dagli input degli utenti, come ad esempio Waze, che permette di individuare tragitti evitando code, incidenti stradali e rallentamenti. Sono i cosiddetti servizi di navigazione basati sulle interazioni e sui contributi della community, e che apprendono dalle abitudini di chi li utilizza. 
  • Automotive: il settore dell’Automobile sta investendo budget importanti nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale. A partire dai veicoli a guida autonoma che imparano dall’esperienza e possono dunque, virtualmente, affrontare qualunque tipo di percorso, anche le auto a guida “umana” saranno sempre più intelligenti e orientate alla prevenzione di errori del conducente. Senza contare le personalizzazioni basate sulle esigenze del guidatore, dalla temperatura dell’auto a quella dei sedili, dalla musica al pagamento del pedaggio o del carburante, fino agli stop programmati all’autogrill. 
  • Ricerche in rete: internet e i motori di ricerca sono parte del quotidiano di praticamente qualunque individuo abbia a disposizione una connessione. Google e gli altri colossi delle ricerche sul web sfruttano già da tempo l’intelligenza artificiale, apprendendo costantemente dal comportamento degli utenti così da offrire risultati più targetizzati, personalizzati e sempre più in linea con internauti in costante evoluzione.
  • Sport: l’intelligenza artificiale trova sempre più applicazione anche nelle attività sportive, e non è un caso che i giganti di abbigliamento e accessori puntino sempre di più su App da abbinare a specifici prodotti, per implementare la performance sportiva di chi li utilizza. Ecco dunque le scarpe che calcolano la prestazione e comunicano parametri vitali, le app per smartphone che suggeriscono le attività da svolgere e monitorano gli obiettivi raggiunti e, a livello professionale, le soluzioni AI che definiscono nuove metodologie di allenamento per gli atleti “di mestiere”. 

Quelli che abbiamo elencato sono solo alcuni dei molteplici ambiti che vedono l’impiego dell’AI nel quotidiano degli utenti finali. In questo senso, la direzione presa da un numero sempre maggiore di aziende è ormai chiara: implementare nuove soluzioni in ambito consumer, pensate per arricchire l’esperienza degli utenti in ogni ambito e intercettare un pubblico sempre più ampio.

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Alessandro Rezzani

Sono un consulente senior nell’ambito della Business Intelligence, specializzato in analisi di Big Data e tecniche di Analisi Predittiva. Nel 2016 ho fondato Dataskills, presto diventata azienda di riferimento nel territorio italiano per soluzioni di Data Science. Sono anche ricercatore e professore presso l’Università Bocconi di Milano.
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    Sono un consulente senior nell’ambito della Business Intelligence, specializzato in analisi di Big Data e tecniche di Analisi Predittiva. Nel 2016 ho fondato Dataskills, presto diventata azienda di riferimento nel territorio italiano per soluzioni di Data Science. Sono anche ricercatore e professore presso l’Università Bocconi di Milano.
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